25 Novembre – 2 Dicembre 2010
Misty Beethoven Erotic Parade è un progetto visivo nato dall’incontro di Misty Beethoven, cerimoniere esclusivo dell’intrattenimento erotico di classe, e il fotografo di moda Angelo Cricchi, un artista che fonde l’energia patinata della pubblicità colta con una ricerca sensibile sul divenire della femminilità. Spogliare la storia del costume, l’iconografia intima della donna nelle epoche, rievocare turbamenti remoti all’interno di una pelle contemporanea, di un brivido rigenerato, questa l’idea pronunciata.
Le fotografie non sono un semplice calco di figure già ritratte, un ripasso innocuo di sembianze, vogliono ridare un sobbalzo incantato di carnalità a ciò che riposava in pace, tra smarrite preghiere del desiderio. Quante volte la rievocazione visiva di una donna inesistente, che ha segnato con la sua fisionomia irriducibile un tempo scomparso, lascia un senso d’immunità delusa. Non fa soffrire quella bellezza, resa impotente dalla esigente volubilità della moda. L’Erotic Parade colpisce in modo irriverente questa censura dei sensi, rende i sensi di nuovo scoperti, un impatto che nasce non tanto dal potere del ricordo, quanto dall’arte che interrompe le distanze.
Alla ricerca di un connubio tra profondità e leggerezza il progetto si è tradotto in una opera editoriale che, per ironiche analogie, ha preso la forma del calendario, oggetto che misura il tempo sulla carta e che del tempo presente segue il linguaggio più immediato. La riformulazione del calendario, ovviamente, conta anche i giorni, solo che non sono i santi a contare questa volta. I giorni non sono onorati da chi si è distinto nella difesa del sommo bene cristiano, ma da chi ha sconvolto, con gli scatti autonomi del desiderio, il prossimo paralizzato dalle convenzioni, alcuni le chiamano anche peccatrici.
Dodici fotografie, in formato esteso, in connubio con i dodici mesi, saranno in mostra presso la Galleria Mondo Bizzarro di Roma, tanto grandi da interrogare ancora il presente. Il calendario, per rispettare le giuste convenzioni dell’arte, uscirà in una prima edizione limitata di cento copie, in attesa di prendere la forma più stabile di un libro che sentirà ancora meno il trascorrere del tempo.